Perché meditare anche se magari non ci credi? 2 motivi per cui iniziare a farlo

Roma, 2004.

Sono dentro al salotto del monaco tibetano che seguivo in un percorso spirituale. 

Siamo circa una decina e io sono al primo incontro. Ci viene chiesto subito di praticare una meditazione di inizio lezione.

Non avevo mai meditato in vita mia.

In questo articolo vedremo i 2 elementi che mi hanno spinta, dopo una prima esperienza fallimentare, a intraprendere la pratica meditativa e a beneficiarne nella mia vita quotidiana senza che diventasse un'ossessione ma un semplice strumento naturale ricco di vantaggi.

Iniziamo!

Mi guardo attorno.

Siamo seduti a terra e vedo che tutti incrociano le gambe, mettono le mani sulle ginocchia con i palmi rivolti verso l'alto e chiudono gli occhi.

Anche il monaco fa lo stesso e cala il silenzio.

Copio quello che fanno gli altri.

A differenza loro non ho alcun cuscino e sono seduta direttamente nel tappeto.

Ricordo che il pavimento era freddo.

Prendo la postura che mi sembrava corretta, sempre copiando gli altri, chiudo gli occhi e per me inizia una noia apocalittica.

Una fatica terribile.

La mente continuava a dirsi:

"Ma che diavolo stai facendo?"
"Mamma che freddo... e che mal di schiena"
"Ma quanto durerà?"
"Quanto tempo è passato?".

Non solo, in quei 30 minuti che sono stati eterni, nella mia mente ho fatto la lista della spesa, ho pensato a come risistemare la camera, lo stress che il fidanzato di allora mi dava, la lavatrice che avevo scordato di stendere, il biglietto del treno che dovevo acquistare per tornare a casa dai miei in visita...

Insomma ho pensato a tutto tranne che a fare l'unica cosa che avrei dovuto:

sospendere il pensiero.

Si perché la meditazione e le sue varie tecniche, hanno in comune due elementi fondamentali:

- la sospensione del pensiero egoico

- lo sviluppo della presenza nel momento presente.

La mia prima esperienza è stata quindi pessima.

E il vero problema è che da lì in poi non sono riuscita per molto tempo a capire bene che cosa significava meditare e quali benefici mi poteva portare.

Ma prima di arrivare al passaggio da una scettica della meditazione che la relegava a una pratica "new age" ad un consapevole approccio meditativo come strumento di miglioramento, dobbiamo fare un piccolo passo indietro.

E concentrarci sui 2 elementi di cui vi ho accennato prima, perché è necessario comprenderli se si vuole capire il potere della meditazione.

1. La sospensione del pensiero egoico.

Nel fantastico libro "Il Potere di Adesso" Eckhart Tolle si riferisce all'ego in questo modo:

"Crescendo, ti formi un'immagine mentale di chi sei, basandoti sul tuo condizionamento personale e culturale. Possiamo chiamare questo sé fantasma "ego". Esso consiste dell'attività mentale ed esiste solo in virtù di un costante pensare. Il termine "ego" significa cose diverse a seconda delle persone, ma qui intendo un falso sé generato da una inconsapevole identificazione con la mente. Per l'ego, il presente quasi non esiste; ritiene importanti solo il passato e il futuro."

Quando ho conosciuto gli scritti di Tolle la mia vita è completamente cambiata e il concetto di ego ha rivoluzionato il mio modo di affrontare me stessa e la mia vita di tutti i giorni.

L'identificazione con la nostra mente, con il "chiacchiericcio" mentale, con i pensieri malsani tipici dell'ego è la causa di tutte le nostre sofferenze e quando sono riuscita a capire che erano i pensieri a farmi male e non la mia inadeguatezza o la mia storia passata, ho potuto fare un salto di qualità per quel che riguarda il rapporto con me stessa... e non solo.

2. Sviluppare la presenza.

Un altro elemento che per me è stato di enorme aiuto e di grande consapevolezza è stato comprendere e attuare la presenza. 

Ho passato la gran parte della mia vita vivendo nel passato, un passato difficile che ha interrotto il mio percorso causando molti problemi a me e alla mia famiglia.

Ero diventata una vera e propria rappresentazione del mio passato e mi ero abituata inconsapevolmente a portarlo nel mio presente, quindi alimentando la sofferenza, la paura e l'insicurezza.

Quando ho compreso soprattutto attraverso Eckhart Tolle e i suoi libri uniti alla mia esperienza diretta, che l'unica cosa importante è il momento presente, l'Adesso...

... sono riuscita a capire di quanto il mio dolore e le mie insoddisfazioni fossero parte di qualcosa che non esiste più ma che, al contrario, nel mio presente c'è già tutto.

Può sembrare difficile lascia andare il passato, perché crediamo sia necessario dimenticare o rimuovere...

Ma non è così.

Non si tratta mai di dimenticare (non sarebbe neppure possibile) ma di collocare i fatti e gli eventi accaduti al loro giusto posto e lasciarli lì, prendendo il meglio e traendo esperienza da tutto il resto.

Il senso di libertà, di sollievo e di leggerezza che si prova quando si comprende che non c'è nulla di legato alle ferite passate o alla paura nel nostro presente e che esso è l'unico prezioso dono che abbiamo, non ha prezzo.

Entrambi questi 2 elementi sono fondamentali nella vita di ognuno di noi, sono un dato di fatto che però la mente (l'ego) fatica molto ad accettare.

Quando ti identifichi con la mente il tuo ego non ti permette di prenderli in considerazione, relegandoti ai suoi soliti meccanismi di auto conservazione.

Ma perché ho voluto soffermarmi sul pensiero egoico e sull'essere presenti nell'Adesso?

Perché entrambi non avvengono naturalmente ma è necessario praticarli, ogni giorno, ogni istante della nostra vita.

E lo si può fare anche attraverso la meditazione.

Ora, io non sono propriamente un'esperta, anche perché ho avuto molte resistenze dopo l'esperienza di quella prima volta con il monaco tibetano (il resto degli incontri sono stati molto belli in realtà, ma erano teorici e di dialogo oltre che di meditazione, cosa in cui ho continuato ad essere "una schiappa")...

... ma dopo più di 10 anni e in linea con gli argomenti sopra citati ho deciso di riprendere in mano la questione.

È stato molto più semplice, meno scomodo e più naturale.

Ma sono convinta che è avvenuto anche perché avevo compreso i pensieri egoici e il mio attaccamento al passato a discapito del presente.

Così ho iniziato a beneficiare dell'aiuto e dei vantaggi che tale pratica portano nella tua quotidianità:

  • Mi è stata di grande aiuto assieme ad una pratica quotidiana conscia a fermare il famoso "chiacchericcio" mentale che mi impediva di vivere serenamente le mie giornate.
  • È stata ed è un supporto importante nel mio processo di superamento delle paure e delle ferite passate.
  • Mi rende più concentrata e focalizzata.
  • Ho sviluppato il senso della presenza, perché durante la meditazione i pensieri continuano a insinuarsi obbligandoti a riportare l'attenzione sul tuo respiro (la mente non riesce a fare più pensieri tutti assieme!) e quindi a soffermarti solo sul momento presente, cosa che ti alleggerisce e ti ripulisce dai pensieri malsani.
  • Rappresenta per me anche un momento di preghiera senza una connotazione religiosa ma comunque "spirituale".

Ma non solo...

Gli studi scientifici confermano che meditare rafforzi il sistema immunitario riducendo i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, presenti nel nostro organismo: ne conseguono effetti benefici sul nostro sistema immunitario.

Riduce l'ansia e secondo una ricerca pubblicata nell' American Journal of Psychiatry la meditazione aiuta a ridurre i sintomi degli attacchi di panico.

Secondo una ricerca condotta dall'American Healt Association la meditazione riduce il rischio di malattie cardiache e ictus.

Da altri studi, un intervento di riduzione dello stress basato sulla meditazione mindfulness e somministrato in un'audiocassetta durante una terapia a luce ultravioletta, ha contribuito ad arginare più rapidamente le lesioni dei pazienti affetti da psoriasi (argomento per me molto importante visto che ne ho sofferto per più di vent'anni).

Esistono più di 3000 studi scientifici sui benefici della meditazione e se vuoi approfondire l'argomento puoi trovare le fonti e altri benefici a questo link.

Detto ciò, ognuno può e deve fare ciò che crede e che ritiene più giusto ma ci tengo comunque a darti un consiglio:

Fai un tentativo.

Se non hai mai provato o se come me, hai delle resistenze che ti trattengono dal farlo, provaci.

Male non ti fa di sicuro ma, al contrario, se ti fa bene hai solo da beneficiarne.

Forse ora però ti chiedi "come faccio a meditare?"

Non ti devi preoccupare se non hai mai praticato, perché alcune tecniche sono molto semplici e accessibili a tutti.

Altre invece sarebbe meglio iniziarle con una guida o un maestro ma diciamo che la meditazione Zen (quella che pratico io) è di facile attuazione.

Per le atre tecniche ti rimando a questo articolo che te le spiega brevemente e da cui puoi farti un'idea.

Ecco i miei consigli per meditare (che si basano principalmente su quello che faccio io):
PASSO #1
Individua uno spazio tranquillo in casa, in ufficio (o se ne hai la possibilità in mezzo alla natura) e trova un luogo comodo dove sederti.

Puoi essere seduta su una sedia, sul divano o anche a terra l'importante è che tu sia comoda, altrimenti rischi di non iniziare nemmeno come è accaduto a me su quel pavimento gelido!

Puoi assumere una posizione a gambe incrociate ma se non ci riesci puoi farlo anche seduta normalmente.

L'importante è che tu abbia una postura eretta, con la schiena dritta, perché più lo sei più l'energia fluisce facilmente (se ti fa male all'inizio è normale, con il tempo migliorerà e svilupperai sempre di più quei tanti muscoletti che abbiamo nella schiena e che forse ignoriamo, io almeno li ignoravo).

Immaginate che la parte superiore della vostra testa venga tirata verso il soffitto da un filo invisibile, che raddrizza la colonna vertebrale, quindi lasciate che tutti gli altri muscoli si rilassino.

Puoi anche usare un cuscino da meditazione, io personalmente medito seduta a gambe incrociate sul divano.

Puoi scegliere di tenere le mani nella posizione del loto, con la destra dentro alla sinistra e posizionate sotto l'ombelico o, come faccio io, appoggiate nelle ginocchia con i palmi rivolti verso l'alto o nel nel Gyan Mudra dove l'anulare tocca lievemente il pollice e le altre dita rimangono rilassate.

È tuttavia importante non appoggiarle al pollice, per cui in molti consigliano di tenerle lievemente sollevate.

PASSO #2
L' unica cosa da fare all'inizio è concentrarsi sulla respirazione.

In qualsiasi momento la tua mente si insinuerà e il famoso "chiacchiericcio" tenterà di entrare nel tuo spazio meditativo.

Quando accade ritorna subito al respiro e rimani lì escludendo il resto.

Puoi usare una musica da meditazione di sottofondo.

Non è necessario tu faccia meditazioni di ore, non siamo monaci Zen che possono stare mezza giornate in uno stato meditativo...

... ti basteranno anche pochi minuti al giorno, l'importante è che tu prenda l'abitudine di farlo quotidianamente. (dicono che i primi effetti si vedono dopo circa 8 settimane di pratica ma io li ho notati anche prima).

Sarebbe meglio farlo al mattino o alla sera ma nessuno ti vieta di farlo nei momenti liberi che hai.

Ricorda che per iniziare sono sufficienti anche 5/10 minuti al giorno.

Questo è tutto quello che ti serve per iniziare la tua pratica.

So che potrai avere delle resistenze, come le ho avute io per tanto tempo, ma ti assicuro che può diventare un'abitudine meravigliosa e molto produttiva per te e per la tua salute.

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